17.4.10

Alterità di comodo

C'è la ferma ed altrettanto diffusa convinzione secondo cui la scelta di dedicarsi in maniera più o meno seria a discipline provenienti dal misterioso Oriente  comporti necessariamente,oltre ad un'adesione in toto (quasi sempre più scimmiottata che realmente vissuta) al contesto nel quale queste si sono sviluppate,anche un rigetto più o meno manifesto dell'Occidente e della sua cultura, non solo religiosa(troppo facile...),ma anche storica e filosofica.
E,purtroppo, si sente ancora ribadire ad ogni piè sospinto il frusto e in realtà inutile ritornello della fantomatica contrapposizione tra l'Est "spirituale"e l'Ovest "materiale"...Contrapposizione che, semmai, andrebbe fatta tra  qualunque cultura che mantenga caratteristiche di tipo"tradizionale" e la società disanimata, globalizzata e sinceramente squallida nella quale ci troviamo a vivere oggigiorno. Ma non è di questo che voglio parlare e, dato che su siffatti argomenti si sono dilungate penne ben più celebri e valide della mia, per ora mi fermo qui.
In realtà,a sconcertarmi più d'ogni altra cosa ,è come non si riesca a ricordare,o non si voglia farlo, che buona parte dei "valori"  etici tramandati dalle discipline dell'Oriente, e con i quali tanti tante volte ci si riempie a sproposito la bocca, non sono affatto dissimili,nella sostanza, da quelli che caratterizzavano le radici della "nostra" cultura occidentale.Anzi.
Il Rispetto,l'Onore, la Lealtà...non sono forse connaturati alla nostra stessa Tradizione? Anche noi abbiamo avuto i nostri cavalieri, i monaci guerrieri o i santi,solo che fa troppo comodo scordarsene, e magari relegarli nel solito passato bigotto e nebuloso, o comunque assai più lontano di quanto non lo siano,anche nello spazio, i loro omologhi orientali.Questo perchè la distanza geografica, più ancora di quella temporale, con tutte le diversità che comporta nella mentalità,nei tratti somatici, nella struttura del linguaggio o nell'esteriorità degli orpelli culturali,permette a tante,troppe persone di trovarsi il comodissimo alibi dell'alterità "culturale", tracciando così un fossato incolmabile tra loro e quelle pratiche sempre più esotiche e,soprtattutto,lontane...

Nessun commento: