17.10.10

Cos'è Yin, cos'è Yang

Quando un termine che indica un concetto, tradizionale o meno, finisce sulla bocca di tutti, a poco a poco finisce per perdere prima forza (denotativa e suggestiva),poi chiarezza ed infine s'immiserisce in parolone fatalmente impiegato a vanvera.
Per citarne alcuni, penso a "Virtù", che da qualità propria del VIR, l'Uomo, si è vista ridurre a pruriginosa guardiana de " l' Onore" (altro celebre declassato...) di donne e donzelle di stirpe più o meno dabbene.Oppure, per rimanere nel pruriginoso, la Sublimazione, che da procedimento degli antichi seguaci d'Ermete è finita ad indicare un buon metodo,socialmente parlando, per indirizzare a più nobili vette l'esuberanza libidica di tanti bravi giovanotti e signorine.. 
Se questo è potuto avvenire di termini che possiamo rivendicare come"nostri"se non altro dal punto di vista della continuità linguistica e culturale,sarà fin troppo facile figurarsi il destino di termini che,pur indicando concetti a noi ben noti sotto altra forma,ci vengono da lontano.
Tra questi, il Ritmo cosmico dello Yin|Yang, come pure il simbolo grafico che lo illustra (Tai Ji Tu,volgarmente noto come "tao"),è uno di quelli maggiormente immiseriti. Senza contare il fraintendimento generale,che fa di una polarità un'opposizione, si sente non poche volte dire,a proposito di un determinato oggetto, che "è Yin" oppure "è Yang". Questo,data l'ancora scarsa diffusione dei termini Yin e Yang,avviene non tanto nel parlare comune quanto,ed in maniera ancor più sconfortante, proprio negli ambienti nei quali sarebbe naturale supporre un loro utilizzo corretto.Sembra quasi, anzi, che stia proprio lì ad annidarsi,quasi sempre in buona fede, un bisogno quasi disperato di rubricare nelle categorie da poco  acquisite qualsiasi oggetto,persona o tecnica.
Ci si trova di fronte ad un disperato tentativo di ancorare,o meglio ancora di significare convulsamente le cose per sottrarle al suolo infido della percezione abituale e imposta, che costantemente vorrebbe obbligarci a privare i fenomeni di ogni valore intrinseco,dissolvendoli in una nuvola fetida e appiccicosa fatta di quantificazione e valori socialmente condivisi...



Nessun commento: