22.11.10

Absit Iniuria verbis : Cosa vuol dire "Guerriero"? parte 1

In questi ultimi tempi si è diffusa,e anche troppo,almeno secondo l'umile parere di chi scrive, la discutibile abitudine di (auto)definirsi "guerrieri" da parte di tutta una serie di persone che di guerriero ben poco hanno,sia nel corpo, sia nello spirito. Per quanto per questo vada ringraziato in particolar modo un certo scrittore brasiliano, del quale, lo ammetto senza remore, non son stato capace di leggere più di due righe in fila a causa dell'orticaria suscitatami dal suo stile,ci troviamo di fronte all'ennesimo risbucare della mala pianta della New Age e dei suoi alfieri. Costoro, non paghi d'aver creato un'enorme confusione (e conseguente discredito) sul concetto di trasformazione interiore e di evoluzione personale, nonché sulle varie pratiche antiche e moderne ad essa rivolte,hanno ben pensato, nella competitiva cornice del mondo attuale, di far leva in primo luogo sulla dabbenaggine e poi sul genuino desiderio di spiritualità delle persone per proporre un modello apparentemente più semplice da applicare(e vendere) alla gente comune,ossia quello,appunto, del guerriero. Infatti,nel momento attuale è sempre meno proponibile il modello vagamente monastico, o comunque ascetico tipico della grande diffusione della New Age negli anni '70 del secolo scorso,e si è deciso, saggiamente,di virare in direzione di qualcosa in grado, tra le altre cose, di incanalare la rabbia ed il malessere diffusi, senza però minare, neanche dal punto di vista ideologico,il sistema vigente e le sue regole. Così, ci si può trovare con una certa facilità di fronte all'impiegato, alla cassiera o alla casalinga in grado di trasformarsi a piacimento in altrettanti "guerrieri". Part time,s'intende, perchè usciti dal corso o dalla sessione di pratica si torna a casa come prima e con le stesse regole, magari lievemente compatiti dalla moglie o dal marito non coinvolti in prima persona nel "percorso" dei "guerrieri". Ad un'occhiata limpida, non coinvolta, tutto questo potrebbe ispirare una certa tristezza e poco altro,forse un ghigno, però agli occhi di chi realmente e senza sconti ha scelto una condotta di vita davvero"guerresca",risulta fastidioso e,data l'ormai notevole diffusione del fenomeno,addirittura irritante.
Viene da chiedersi se la gente sappia cos'è implicato nella nozione di "guerriero", quale sia la sfera nella quale ci si dovrebbe muovere,una volta definitisi in quel modo. E quale sia il prezzo da pagare: quella del Guerriero,quello vero, non è una Via semplice,adatta ai ritagli di tempo o ai facili slogan. E' una scelta totalizzante, che richiede coerenza e coraggio,ed un mutamento radicale della propria concezione del mondo e della vita. Non so, in tutta sincerità, quanti dei cosiddetti "guerrieri" sarebbero disposti a tanto...

continua...

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