9.3.13

assenzasenso

Pare che tutto concorra, sempre più, a vuotare il già misero residuo di un senso celato nelle cose, erodendolo inesorabilmente col cicaleccio insulso, sfoggiando magari un tronfio ripudio della logica  degno del villanzone arricchito che si sbrodola di vino pregiato senza saperne coglier altro se non il prezzo sul listino, atteggiandosi al contempo a rivelatore dei massimi sistemi.
La consapevolezza della mancanza di un Fondamento stabile, invece che staffile e sprone al cercare e al comprendere, si fa brodo di coltura per giustificare il vizio, la debolezza e la dilagante corruzione, che dal piano morale s'è inerpicata con successo fino al mentale, spazzando via ogni forma di razionalità non riducibile al calcolo volgare e bottegaio.
Il fatto imperdonabile è che non si tratta soltanto del dire del volgo,bensì di quello dei presunti alfieri della cosiddetta cultura, che invece di adoperarsi per rettificare l'ignoranza se ne ergono ad arroganti e sfacciati tribuni, giustificando ogni bruttura in quanto espressione di nicchie di mercato da rappresentare e foraggiare, senza dar peso all'immoralità o all'irrazionalità dei fruitori,anzi esaltandole in quanto "diritti".
Quanto ciò precluda la possibilità d'un futuro autentico non è solo meditazione da pensatore barbogio e reazionario: l'assenza di senso, ma soprattutto di un minimo di struttura nel pensiero porta al caos del non-formato, al  pullulare di vermi nella fanghiglia pronti per essere utilizzati come esche per prede più grosse, in un ciclo letale e schiavizzante, cui ci stiamo dannando inesorabilmente.

2 commenti:

Angelo Ciccarella ha detto...

Caro Remo,
la borghesizzazione, il pensiero unico, l'ateismo se non nella forma sicuramente nella sostanza, l'anomia, attestano non la morte di Dio, ma quella dell'uomo. La Tradizione è ormai negletta, considerata dalla massa come un fardello inutile, combattuta da forze disgregratrici, cosa vuoi farci ormai, non ci rimane che tenere duro su ciò che non vacilla, rimanendo impermeabili al nichilismo galoppante e capaci ancora di indignarci contro l'ingiustizia e il riduzionismo filosofico.
Tempo verrà, presto molto presto, che i pochi che son rimasti desti avranno il duro compito di traghettare il resto dell'umanità verso la purificazione e l'avvento della Luce che tutto rischiara.

RemoPizzin ha detto...

Caro Angelo,
sospetto che il nostro stato d'animo sia il medesimo,e non solo in questa occasione...teniamo duro, affinchè il torpore non ci colga proprio all'ultimo istante!
grazie e a presto